Gli animali hanno emozioni?

Ci sono molte persone che dicono che gli animali non hanno sentimenti, ma le prove della coscienza animale sono tutte intorno a noi. Uno degli esempi più strazianti di animali che mostrano emozioni è stato riportato dall’Huffington Post nel 2013, quando un cucciolo di elefante ha pianto per cinque ore dopo che la sua stessa madre lo ha attaccato e abbandonato nella Shendiaoshan Wild Animal Nature Reserve di Rongcheng, in Cina.

La madre ha attaccato il giovane elefante e lo ha abbandonato a causa della sua situazione limitata. In natura, il processo di nascita di un elefante è un evento comunitario, con molti altri elefanti che aiutano e si prendono cura del bambino dopo la nascita. Il processo del parto è estremamente doloroso per la madre, quindi la comunità si mette in gioco per aiutare. Quando un elefante partorisce da solo o senza una comunità di supporto, c’è una buona probabilità che la madre rifiuti il figlio.

elefante bambino che piange

Il personale dello zoo ha detto che il piccolo elefante ha pianto per cinque ore prima che potesse essere consolato.

Gli elefanti sono conosciuti per essere creature incredibilmente emotive, e sono stati visti persino piangere sulle ossa o sul corpo di un amico o parente defunto. Molte altre creature del regno animale hanno dimostrato che sono anche capaci di sentire.

Marc Bekoff, professore emerito all’Università del Colorado, Boulder, è uno degli etnologi cognitivi pionieri negli Stati Uniti. Nel suo articolo “Animali acquatici, etologia cognitiva ed etica”, Bekoff ha compilato una rassegna della letteratura sulla sensibilità nei pesci e in altri animali acquatici.

Nuovi studi hanno dimostrato che anche gli scarafaggi hanno personalità uniche. Nello studio “Group personality during collective decision-making”, gli scienziati di Bruxelles, Belgio, hanno scoperto che gli scarafaggi si comportano in modo molto diverso, anche nello stesso ambiente, a causa delle loro personalità uniche.

Il 7 luglio 2012, un importante gruppo internazionale di neuroscienziati cognitivi, neurofarmacologi, neurofisiologi, neuroanatomisti e neuroscienziati computazionali si è riunito all’Università di Cambridge per valutare l’esperienza cosciente e i comportamenti correlati negli animali umani e non umani.

La dichiarazione che hanno scritto è conosciuta come la Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza. Questo team internazionale di scienziati ha dichiarato che “prove convergenti indicano che gli animali non umani hanno substrati neuroanatomici, neurochimici e neurofisiologici di stati coscienti insieme alla capacità di esibire comportamenti intenzionali”.