La fine di un amore

La fine di un amore è peggio della morte di una persona amata. Perché quando una persona muore, sai che, prima o poi, sarebbe successo: è il ciclo della vita. La fine di un amore, invece, ti annienta e tu non te l’aspetti. Perché anche quando sai che sta per finire, cerchi ancora e ancora di sistemare le cose. Anche quando non c’è più nulla da sistemare.

Cerchi rimedio, lo curi e ti sforzi di guarirlo. Perché speri sempre che la fine arrivi un po’ più tardi: più tardi anche di un solo minuto, di una sola ora, di un solo giorno. Lo trattieni e, in silenzio, gli supplichi di restare. Ancora. Per un altro po’. Perché la fine di un amore fa finire, un po’, anche te. La morte di un amore ti lascia strazio, un vuoto incolmabile.

E tu non vuoi accettarlo. Ti rifiuti di rassegnarti a quel vuoto incolmabile. Ti senti incompleto. Ti senti metà di quel che eri – o, forse, anche meno di metà. E ti disperi e piangi. E ti chiedi “cosa ho fatto per meritarmi questo? Ma davvero me lo merito?” Nel farlo non ricordi neppure il male che ti ha fatto, le sue mancanze, le sue paure, le sofferenze che ti ha inflitto.

Ricordi solo le cose belle, quelle che ti hanno fatta sentire giusta e perfetta. Ricordi che ti ha fatto tremare il cuore e te lo ha fatto battere all’impazzata. Ti dici che, forse, non gli hai dato qualcosa e ti ripeti che dovevi fare di più. La fine di un amore è peggio della morte ti una persona amata, perché quando finire un amore tu continui a vederlo, non sparisce, per sempre, dalla tua vista. È sempre, lì. Dinanzi a te. E lo vedi sempre uguale, ma in realtà non è più lo stesso.

Non è più lui, neppure un po’. È questo non fa altro che infliggerti un dolore maggiore. Ti uccide sempre un po’ di più dentro. E ti dici che è finita, ma tu questa fine non la vuoi accettare. Non sopporti l’idea di averlo perso. Poi, un po’ per volta, ti passa. Ti rassegni. E, giorno dopo giorno, il dolore diventa meno dolore. Ed anche la mancanza. Anche quella, giorno dopo giorno, svanisce – ma i ricordi mancano sempre e, un po’, sempre ti fanno piangere. Ti rendi conto che quella persona non era poi così speciale, in fondo, perché se lo fosse stata non se ne sarebbe andata.

Non ti avrebbe fatto del male. Però, sul l’anima e sul cuore rimangono le ferite. E non basta voltare pagina, per far passare tutto. Rimangono delle ferite che bisogna curare, perché non è andando avanti e facendo finta di niente che si risolvono le cose. Io non ti auguro il male, né il dolore. Io ti auguro di lottare e di ricominciare ad amare.

Ti auguro di lottare e di ritrovarti. Di ricominciare a riprenderti per mani. Ed io ti perdono, perché se non ti perdonassi, non potrei lasciare andare tutto il dolore ed ora ho bisogno di questo. La fine di un amore è peggio della morte di una persona amata, perché la morte non è voluta da nessuno. La fine di un amore è voluta da uno dei due. Ed anche se capisci di non avere nessuna colpa, e capisci che lui ha deciso di perderti, di lasciarti andare, di cambiare, di accontentarsi, tu continui a morire dentro. E tu sei e sarai, sempre e per sempre, un po’ meno tu.